Nonostante un primo trimestre travagliato per ENERGIE, l’azienda è riuscita a conseguire un incremento delle vendite nei primi mesi del 2020.
ENERGIE ha annunciato una crescita dell’11% delle vendite internazionali nel primo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2019.
ENERGIE, che produce apparecchiature progettate per riscaldamento di acque sanitarie, riscaldamento centralizzato e climatizzazione, ha riferito che nei primi tre mesi del 2020 ha esportato 900 pannelli solari sul mercato internazionale. Italia e Paesi Bassi spiccano come principali destinazioni di questi prodotti.
“È stato un trimestre positivo, anche se di qui in avanti il rallentamento economico si farà sentire in modo sostanziale”, ha spiegato Luís Rocha, proprietario dell’azienda.
Secondo l’imprenditore, le vendite sul mercato iberico sono aumentate anche nel primo trimestre del 2020, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, raggiungendo un incremento del 19,8% per la Spagna e del 12,2% in Portogallo, ma ora si teme un rallentamento delle transazioni dovuto alla pandemia di CoVid-19.
“Il mercato spagnolo si è chiuso dopo l’accelerazione della pandemia e gli ordini sono stati momentaneamente sospesi. I prossimi mesi saranno difficili, dato il rallentamento economico che si sta verificando in tutto il mondo e in considerazione del fatto che la pandemia è ancora lontana dall’essere sotto controllo in vari paesi”, ha dichiarato Luís Rocha.
Nonostante queste contingenze, e con circa 50 posti di lavoro da assicurare, l’imprenditore ha assicurato che l’azienda “continuerà a combattere, sia per i lavoratori che per l’economia nazionale”.
Nel febbraio di quest’anno, gli stabilimenti dell’azienda, situati nella Zona industriale di Laúndos, Póvoa de Varzim, sono andati parzialmente distrutti a causa di un incendio, ma solo pochi giorni dopo l’azienda è stata in grado di riprendere la produzione.
ENERGIE, che nel 2019 ha esportato le proprie apparecchiature in più di 50 paesi, sta costruendo una nuova unità produttiva, i cui lavori sono iniziati a gennaio, per un investimento di un milione di euro.
